Malattie

A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z

ALLATTAMENTO AL SENO

Il neonato va allattato al seno il più precocemente possibile. Deve essere evitata la somministrazione di latti formulati o soluzioni glucosate prima che sia iniziato l'allattamento al seno. La dose alimentare va accertata mediante il controllo giornaliero del peso nella prima settimana di vita e poi settimanalmente tenendo conto che il calo del peso nella prima settimana oscilla tra il 5% e l'8% del peso alla nascita e non deve superare il 10%. Il peso nei primi 2-3 mesi di vita e di circa 200 g alla settimana. Per calcolare la razione alimentare indicativamente basta moltiplicare il peso del bambino per 150, che corrisponde alla quantità di latte il cui contenuto calorico copre il fabbisogno di circa 110 kcal/kg.

Numero dei pasti
E' bene lasciare il più possibile libertà di scelta sia alla madre che al lattante. Durata della poppata
In genere sono sufficienti 15-20 min per pasto. Per ogni pasto il neonato va attaccato ad entrambe le mammelle.

Controindicazioni
Con malattie croniche della madre come gravi cardiopatie, gravi nefropatie, neoplasie maligne, eclampsia, psicosi, epilessia, tireotossicosi. Alcune malattie infettive come HIV, tubercolosi in fase attiva, setticemia, malaria, tifo. Assunzione di farmaci controindicanti l'allattamento.

Problemi nell'allattamento al seno
La debolezza della suzione (Il bambino non riesce a succhiare il latte) è in genere transitoria e di solito il bambino riesce a succhiare almeno una parte del latte materno direttamente dal seno. In attesa il latte materno va soministrato con cucchiaino o contagocce dopo espressione manuale o con tiralatte. Il latte materno può essere conservato in frigorifero a 0-4 °C e la durata varia da 2 a 8 giorni, ma è sempre comunque prudente non superare i 3 giorni.

Cause materne
Anomalie dei capezzoli come i capezzoli rientranti possono essere estratti prima di ogni poppata mediante una siringa da 20cc, che va tagliata a livello dei 2cm teminali e rovesciata inserendo lo stantuffo della parte tagliata.

I capezzoli troppo lunghi o troppo grandi possono costituire un impedimento, il questo caso si deve ricorrere alla somministrazione del latte spremuto fino a quando il bambino non sarà cresciuto.

Nell' Ingorgo mammario è sufficiente nella maggiorparte dei casi applicare impacchi caldo-umidi e incoraggiare le poppate frequenti a scopo evacuativo.