(O fuoco di Sant’Antonio), malattia della pelle provocata da un virus specifico, appartenente al gruppo dei virus erpetici può avere andamento acuto o subacuto, talora recidivante, ed è caratterizzata dalla comparsa di vescicole che insorgono nel territorio di innervazione cutanea e lungo il decorso di un nervo sensitivo.
È sostenuto da un virus, detto HZV (Herpes Zoster Varicella), che è lo stesso che causa la varicella. Infatti, in queste due malattie, le alterazioni microscopiche delle cellule infette sono praticamente identiche. Inoltre è stata frequentemente constatata la coincidenza di varicella nel bambino e di herpes zooster nell’adulto convivente è rarissimo, tuttavia, constatare un vero e proprio contagio dell’herpes zooster da individuo affetto da h. zooster.
La varicella può essere considerata l’infezione virale primaria, mentre l’herpes zooster sarebbe la manifestazione che insorge nel soggetto parzialmente immune.
A differenza dell’herpes simplex, l’herpes zooster, come la varicella, lascia una immunità permanente ed è estremamente raro che queste due ultime affezioni diano luogo a recidive.
L’insorgenza dell’herpes zooster può essere spontanea, ma spesso è favorita da intossicazioni, da gravi infezioni, come per esempio polmoniti e meningiti, da traumi cranici, da malattie del sistema nervoso centrale e da tutte le condizioni di decadimento generale dell’organismo (per es. durante una grave malattia).
La malattia, più frequente in primavera e in autunno, colpisce soprattutto le persone adulte.
TERAPIA
Analgesici come Lonarid in compresse o supposte.
Antivirali sistemici come Zovirax sosp 80 mg/kg/ml, cpr 200-400-800 mg con posologia:
- nel bambinoimmunocompromettente (OS) 20 mg/kg/dose per 4 volte al giorno per 7-10 giorni.
- nel bambino immunocompromesso (EV) 10 mg/kg/dose ogni 8 ore per 10-15 giorni