Infezione generalizzata a tutto l’organismo. È determinata dal passaggio nel circolo sanguigno di batteri provenienti da focolai infettivi che possono essere localizzati in varie sedi: così il punto di partenza può essere rappresentato da otite, endocardite, ascessi, flemmoni, piaghe suppurate, infezioni di visceri cavi (empiemi della colecisti, cistiti ecc.), aborto oppure i batteri in questione possono provenire dall’ambiente esterno (per es. in caso di ferite infette, o di interventi chirurgici). È opportuno ricordare che una fugace comparsa di batteri nel sangue può aversi nel corso di molte infezioni circoscritte: in questi casi però si parla di batteriemia e non di s. perché in essi manca il grave quadro clinico generalizzato proprio della s., e inoltre manca la tendenza propria di quest’ultimo processo a dare la comparsa di focolai secondari (detti localizzazioni metastatiche) di infezione in vari organi, dovuti al trasporto di batteri per via sanguigna.
Le s. possono essere provocate da diversi tipi di batteri: i più frequentemente in causa sono i piogeni, soprattutto gli streptococchi e gli stafilococchi, più rari invece i meningococchi, gli pneumococchi, gli enterococchi, i colibacilli ed altri. Perché si determini una s. però è necessario non solo che passino in circolo notevoli quantità di germi patogeni, ma anche che le condizioni generali dell’organismo siano scadenti. Così il diabete, gli stati di malnutrizione e le avitaminosi, le insufficienze epatiche sono condizioni che possono predisporre alla insorgenza di una infezione generalizzata.
SINTOMI
La sintomatologia di una s. può variare in rapporto a vari fattori: tipo del batterio in causa, sedi delle eventuali localizzazioni metastatiche ecc. Si manifesta con ascessi infettivi multipli diffusi a tutto l’organismo.I più comuni sintomi sono: febbre irregolare, accompagnata da brividi e sudorazioni, con cefalea, compromissione dello stato generale e ottundimento del sensorio o delirio, tachicardia e ipotensione, manifestazioni emorragiche cutanee e sottocutanee o eruzioni esantematiche, aumento del volume della milza. Gli esami di laboratorio mostrano un intenso aumento di leucociti neutrofili nel sangue periferico, modica anemia, presenza di albumina nelle urine.
L’evoluzione può essere variabile vi sono forme che conducono a morte in pochi giorni e altre invece ad andamento subacuto (s. lente), con eventuali riacutizzazioni. Nel decorso di una s. possono comparire le complicazioni più varie dovute alla localizzazione di emboli settici nei vari organi.
DIAGNOSI
Per la diagnosi è importante l’isolamento del batterio responsabile dal sangue e la sua identificazione per mezzo della emocoltura.
TERAPIA
La prognosi, un tempo molto grave, appare oggi migliorata, con l’impiego degli antibiotici e dei sulfamidici per via endovenosa.La s. rappresenta una frequente causa di morte dei soggetti immunodepressi (per malattie tumorali o infettive, terapie antiblastiche, trapianti).